Alessandro Manservisi di Malalbergo, sarto a Bologna e costruttore del castello di Castelluccio
Risulta che egli nacque il 16 gennaio 1851 nella pianura bolognese, a Malalbergo. Dopo il 1858 troviamo la famiglia residente a Bologna. probabilmente essere collegate alle vicende del padre, che aveva sicuramente avuto a che fare con la giustizia pontificia, probabilmente per motivi di carattere politico. Da alcuni documenti della Camera di Commercio di Bologna6 traiamo le informazioni relative all’inizio ed agli sviluppi della sua attività di sarto: risulta infatti che nel 1875 egli aveva aperto nella centralissima e molto elegante via Ugo Bassi un negozio di sartoria, che nel corso degli anni divenne uno dei più di moda della città. L’ Alessandro giovane affermava di se stesso di avere in qualche modo a che fare col mondo dei libri e della cultura, un mondo che sicuramente contribuì in modo notevole a far nascere nella sua mente l’idea della costruzione del suo fantastico castello… (contina a leggere)
Feste e teatro al castello all’inizio del Novecento: il commediografo Alfredo Testoni ospite di Alessandro Manservisi.
Il Manservisi, nel costruire il suo castello si era mosso in una prospettiva in qualche modo “signorile” ed in questo quadro si inseriscono anche gli inviti ai ricchi e colti amici bolognesi, appartenenti alla bella società fin de siècle, a trascorrere a Castelluccio qualche periodo nell’estate. Proprio questa colonia villeggiante di ospiti del Manservisi organizzò ripetutamente balli e feste, all’interno del castello la cui costruzione proprio in quei primi anni del secolo era stata portata a termine. Molte le frequentazioni dell’alta borghesia e della nobiltà bolognesi, ma anche e soprattutto degli artisti della città, con molti dei quali ebbe stretti rapporti anche di amicizia. Il caso più importante è sicuramente quello di Alfredo Testoni (1856-1931), il grande commediografo bolognese col quale Alessandro fu in rapporti di amicizia. Si tratta dell’autore di una delle commedia più rappresentate del Novecento: il Cardinale Lambertini. Anzi proprio a questa pièce teatrale sono legato lo stesso Manservisi ed il suo castello di Castelluccio perché proprio qui nel 1905 vennero scritte le ultime scene… (continua a leggere)