Tutte foto in bianco e nero come preferisce l’artista porrettano – realizzate lo scorso inverno nell’arco di quattro mesi trascorsi nei posti (chiesa di S. Martino, Caprara di Sopra, Casaglia, Cerpiano) dove (nel settembre-ottobre del 1944) fu perpetrato (dalle truppe nazifasciste) il terribile sterminio di circa 800 persone innocenti, compresi bambini, donne, anziani e cinque sacerdoti. MonteSole, un luogo il cui nome suona adesso come beffarda antitesi rispetto al buio che lo ha avvolto e di cui ancora se ne percepisce l’ombra.
Aniceto ha trascorso una vita di lavoro nelle ferrovie. La passione per la fotografia – di paesaggi ed architettura in b/n particolarmente – lo ha colpito nel 1977. In passato ha collaborato col Gruppo di Studi Alta Valle del Reno (presidente nel periodo 1988 – 92) ed attualmente con Gente di Gaggio (direttore dell’omonima rivista), due associazioni di volontariato culturale e di promozione sociale. Ha allestito varie mostre fotografiche personali e pubblicato alcuni libri.
“IL BUIO SU MONTE SOLE”LIBRO FOTOGRAFICO DI ANICETO ANTILOPI I LUOGHI DELL’ECCIDIO DI MARZABOTTO
18|07|14