“Cogli l’attimo” è uno dei grandi archetipi della fotografia: la possibilità di fermare dentro uno scatto l’evento, il momento irripetibile, ciò che l’occhio umano non riesce a cogliere. E’ una delle cose che mi ha sempre affascinato e da cui deriva la mia passione per la fotografia. L’idea di trovare la bellezza contenuta in un istante per offrirla agli occhi dello spettatore: è il tentativo sviluppato in questa mostra.
Oggetti, per lo più vegetali, che impattano l’acqua creando scie, colori, rifrazioni; l’uso di flash ad alta velocità (fino ad un 38millesimo di secondo) per bloccare movimenti e sensazioni, l’utilizzo di obiettivi macro, con ingrandimenti che permettano poi di creare pannelli di grandi dimensioni, insomma l’utilizzo di apparati tecnologici avanzati per estrarre dalla realtà luci e forme capaci di produrre emozioni e suggestioni.
Per me l’attimo non è stato l’istinto del momento, come nei grandi maestri del fotogiornalismo, ma la ricerca minuziosa, durata migliaia di scatti, fino realizzare una mia percezione di bellezza.